Messa in mora al Governo – Per la salvaguardia delle Partite Iva
Le micro, piccole e medie imprese, gli autonomi ed i cassintegrati, rappresentano la realtà lavorativa che più di ogni altra ha subito danni economici, a causa delle restrizioni imposte dai vari “DPCM”.
L’iniziativa del “Comitato per la Difesa delle Partite Iva” nasce proprio per chiedere al Governo, attraverso la messa in mora, di risarcire queste attività, ingiustamente declassate a “capro espiatorio” rispetto ad altre categorie, come ad esempio i dipendenti pubblici o i politici stessi, i quali hanno continuato a ricevere il loro stipendio in maniera completa.
Le contestazioni mosse al Governo riguardano l’art.3 della Costituzione, il quale considera tutti i cittadini uguali davanti alla legge, l’art.41, che garantisce il diritto alla libera impresa e gli articoli 22 e seguenti della Dichiarazione Universale dei Diritti dell’Uomo. In particolare, l’art 2045 del Codice Civile recita: “Quando chi ha compiuto il fatto dannoso vi è stato costretto dalla necessità di salvare sé o altri dal pericolo attuale di un danno grave alla persona ed il pericolo non è stato da lui volontariamente causato né era altrimenti evitabile, al danneggiato è dovuta un’indennità la cui misura è rimessa all’equo apprezzamento del Giudice;”
Alla luce dei fatti, i ristori elargiti risultano insufficienti. Considerata l’inadempienza del Governo nei confronti delle piccole e medie imprese, il Comitato ha ritenuto necessario attivare la procedura di messa in mora. È stata da poco istituita una pagina Facebook, all’interno della quale le parti lese che vorranno aderire all’iniziativa potranno trovare, a titolo completamente gratuito, tutte le informazioni, la lettera e le indicazioni necessarie alla corretta compilazione della stessa. Se le richieste non saranno accolte e soddisfatte, il Comitato si riserverà di adire le vie legali, portando il Governo davanti al Tribunale di Roma ed eventualmente anche alla Corte Europea dei diritti dell’Uomo.
Il Comitato per la Difesa delle Partite IVA.
Compilare il modulo in ogni sua parte, con firma digitale, allegare n. p.iva e codice fiscale (per ditta individuale ) fotocopia carta d’identità, ed inviare via mail all’indirizzo: prima.il.diritto@outlook.com o pec: romanograziaantonio@cert.ordineavvocatipotenza.it. In caso di non possesso della firma digitale, inviare tutto via mail all’indirizzo: segreterianazionale@partiteivainsiemepercambiare.it
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