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Anticipazioni sul Sostegni Bis

Andrea Koveos News Maggio 4, 2021

In questi giorni il dossier più caldo sul tavolo del Governo è il decreto Sostegni bis, su cui il via libera del Consiglio dei ministri è atteso in settimana. Il testo dovrebbe impegnare 38 miliardi dei 40 chiesti come scostamento di bilancio (2 miliardi saranno per il Fondo complementare al Pnrr), e si prevedono – in base alle bozze circolate – altri 5 mesi di credito d’imposta sugli affitti commerciali e due mesi in più di Reddito di emergenza, nessun ticket per due anni sui controlli medici richiesti a chi ha avuto il Covid, nuovi contributi a fondo perduto per più di 14 miliardi, niente tasse sull’acquisto della prima casa per i giovani under 36, stop a Imu e Tosap, rinvio della plastic tax al primo gennaio 2022 e proroga fino alla fine dell’anno delle moratorie sui prestiti e dello smart working fino al 30 settembre. In generale, il grosso delle risorse andrà ad autonomi e imprese, che tra contributi a fondo perduto e altri aiuti riceveranno tra i 20 e i 22 miliardi.

Il nuovo provvedimento dovrebbe prevedere due forme di “ristoro” da scegliere: come nel primo decreto, o si fa il confronto tra il fatturato medio mensile del 2019 e quello del 2020, oppure il ristoro si calcola mettendo a confronto il periodo 1 aprile 2020-31 marzo 2021 rispetto allo stesso periodo 2019-2020. Riguardo invece al primo decreto Sostegni, attualmente in Senato, le commissioni Bilancio e Finanze hanno approvato stanotte il testo. La 5a e la 6a, secondo quanto si apprende, hanno iniziato la maratona di votazioni delle riformulazioni presentate da relatori e Governo intorno alle 23 di ieri sera per finirla dopo le 3 di notte con il mandato ai relatori Daniele Manca (Pd) e Roberta Toffanin (FI).

Il testo è ora atteso in aula tra domani e giovedì, e il Governo dovrebbe porre la questione di fiducia su un maxiemendamento. Tra le modifiche attese c’era lo slittamento del pagamento dell’Irap dal 30 aprile al 30 settembre (annunciato dal Governo nel weekend), l’esenzione dal pagamento di Tosap e Cosap per l’occupazione di suolo pubblico fino al 31 dicembre 2021, e l’esenzione dal pagamento della prima rata dell’Imu anche per i pubblici servizi. (Public Policy)

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